[WEBCOMIC] Desmond - Il macellaio di Sleepy Valley, di Davide Capasso

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mitico.robby
view post Posted on 18/12/2013, 14:48     +1   -1






http://desmondmacellaiosleepyvalley.weebly.com
www.facebook.com/pages/Walton-Zed


Desmond, così troviamo scritto nella breve avvertenza che precede il racconto, incarna «in sé i lati più malvagi ed oscuri dei killer seriali più famosi al mondo».

A quanto pare, Il macellaio di Sleepy Valley che frulla in testa a Walton Zed, si presenta come un vero e proprio progetto di ingegneria orrorifica, un distillato fatale in cui si concentrano deviazioni, disagi, alienazioni e ossessioni, tutte accuratamente selezionate tra fatti di cronaca e cartelle cliniche. Proposito senza dubbio ambizioso, tuttavia non meno complesso: sia perché Zed si confronta con un tema che da sempre lo scenario della paura predilige, basti pensare fra gli altri a Jack lo Squartatore, Psycho, Hannibal Lecter ecc. ecc., sia perché un personaggio in cui differenti personalità si fondono insieme ai tratti più reconditi della psiche umana non è affatto semplice da raccontare, soprattutto in una storia “disegnata”. Ma in Desmond la parola è sorretta e rinfrancata da un disegno che forse è in grado di “dire” qualcosa di più di quanto non faccia la lettera stessa. E, anzi, il rapporto tra penna e pennello appare qui sbilanciato a favore del secondo: sulla tavola le nuvolette lasciano spazio alla pittura di Zed, che costruisce una vera e propria narrazione per immagini. Il segno deciso e denso ci trasporta nella materia sudicia e pesante di cui sembra fatta Sleepy Valley, mentre i colori intensi acuiscono la drammaticità delle fisionomie e dei luoghi. Su tutti il rosso, di cui Zed impregna la luce, conferisce alla storia un alone di desolazione e crudeltà e macchia i personaggi trasformandoli in figure abbagliate da un destino macabro e terrificante.

Desmond, il macellaio di Sleepy Valley è un biglietto da visita davvero notevole e la versione digitale online, per quanto apprezzabile (anche per la sua gratuità), non rende affatto onore al fumetto che meriterebbe quantomeno una brossura, per poterlo rigirare tra le mani e apprezzarlo a pieno.
( Thx to Letteratura Horror )



Desmond #0

Autore:
- Davide Capasso


Formato:
- Digitale, 32 pp, col.






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- Web Version
- PDF Version




Desmond #1

Autore:
- Davide Capasso


Formato:
- Digitale, 50 pp, col.






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- Web Version
- PDF Version




Desmond #2

Autore:
- Davide Capasso


Formato:
- Digitale, 43 pp, col.






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- Web Version
- PDF Version




Desmond #3

Autore:
- Davide Capasso


Formato:
- Digitale, 48 pp, col.






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- Web Version
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Desmond, il macellaio di Sleepy Valley, nasce dalla ricerca approfondita dei più famosi e terrificanti serial killer.
La maggiore fonte di ispirazione è stato Jeffrey Dhamer, il cannibale di Milwakee, responsabile di diciassette omicidi con metodi particolarmente cruenti.
Ed Gein, Henry Lee Lucas, Ottis Toole e Ted Bundy sono solo altri dei tanti nomi che hanno ispirato la produzione e realizzazione di questo fumetto.
Lo studio delle loro storie, delle indagini psichiatriche, la psicologia "malata" e a tratti geniale che si nasconde dietro queste personalità hanno gettato le basi per la creazione di un personaggio, Desmond, che incarna in sè i lati più malvagi ed oscuri dei Killer seriali più famosi al mondo. Il fumetto, dipinto a mano su diversi supporti (tele, cartoni, fogli), fonde insieme tecniche pittoriche e fumettistiche.



Intervista a Walton Zed
( Pubblicata su Whip Art )

Cosa accadrebbe se un criminale alieno in fuga capitasse sulla Terra nel pieno degli anni del proibizionismo e decidesse di conquistare il mondo con l’arte?
Accadrebbe di tutto, ed è quello che effettivamente succede con Walton Zed, un progetto originale e molto ironico ideato dal giovane napoletano Davide Capasso, che ha deciso di miscelare pittura, video arte, musica e performance per raccontare la storia di un alter-ego sempre un po’ sopra le righe, ma deciso di perseguire il suo obiettivo artistico.

Uno spirito confinato in un corpo bivalente tra Morgan dei Bluvertigo e Malcolm McDowell nell'interpretazione di Alex in Arancia meccanica.
Tutto ciò che riguarda il mio progetto è da interpretarsi metaforicamente, anche la scelta del look anni '20. Si può solo tornare indietro. L'epoca che stiamo vivendo ha ben poca cosa da offrire tranne che il rimbellettamento di questo e di quello. Rivisitazione degli anni '70, '60, io torno ancor più indietro, negli anni '20: gli anni dei night club, del cinema muto che pian piano prendeva parola e del jazz, contaminandoli con un pò di elettronica e accomunandoli ad elementi contrastanti ed allucinati come alieni e dischi volanti. E' così che si ottiene Walton Zed: l'alieno che viene dal futuro e che si trova catapultato nel 1924. Diventa un gangster e attraverso l'arte si prepara ad invadere metaforicamente la razza umana. Ma con classe. Lotta contro il proibizionismo creando un night dove attraverso la fusione delle forme d'arte con le tecnologie aliene in suo possesso, trama l'invasione.

Un alieno, un essere umano, chi è lei?
Io sono ciò che non sono. Sono tutto e niente. Sono morto, come diceva il grande Carmelo Bene e non ce ne sono più come lui. Oggi purtroppo si dicono cazzate e si recensiscono cazzate perchè tutto è una cazzata. Ma, menomale. Tutto ciò di cui mi occupo è una metafora tragicomica della mia stessa esistenza e di tutto ciò che sono e quindi non sono a pieno, cioè a vuoto.
Walton Zed è ciò che anima il mio corpo da quando avevo quattro anni. E' il mio “io” racchiuso in un corpo (Davide) che non gli compete perchè nei miei vuoti, dove non si può abusare neppure di noi stessi posso e sottolineo posso, rispetto a voi, essere ciò che voglio. E ci riesco.
Solo che non ne conservo il ricordo. Io sono il mio “io”che è sterminato. Più grande del corpo misero e terrestre che lo contiene. Walton Zed sono: io, le mie paure, le mie pulsioni autentiche, in un personaggio autentico. Attore deriva dal verbo agire. Ed agisco da attore totico, sperito e patito. Io non posso essere me stesso ma lo sono: energia. Non prendersi mai sul serio. Ecco a voi la mia volontà di potenza che non è l'assatanamento di potere ma: il disfacimento del concetto di soggetto e della storia. Chiaro? Ormai lo ribadisco a tanta gentaglia e povera gente e se non arriva meglio ancora. Non ce l'ho con lei, per carità. Non ce l'ho, non ce l'ho più. Agire-patire, questo e il segreto.
Credo nella volontà di potenza, nel potere divino insito in ognuno di noi. Una volta presa consapevolezza di ciò, la forza di volontà porterà al successo, arte e divinità. Credo che se qualcuno ti nomina, hai in quel caso ragione di esistere. Se si parla di te esisti perchè identificato da altri tuoi simili e non. Dio c'è ma non esiste. Evviva Dio.

Suppongo che sia stato l'alieno a parlare, adesso. Come definisce la sua arte?
La mia arte è al di là degli schemi, la definirei allucinata ma anche cruda. E' un continuo analizzare, conoscere, per poi smarrire dopo aver distrutto e sezionato. Di ciò che rivisito e frequento anche storicamente ne rimane nell'aria l'alone distorto e rinvigorito di nuova forma. Per dipingere, preferisco l'olio agli acrilici, mi porta indietro nel tempo e ne amo l'odore. A volte dipingo anche a mani nude senza l'ausilio dei pennelli (come nell'opera “Autoritratto”) e soprattutto posso affermare che vivo dei miei colori, riciclo e mangio sfumature, bevo luoghi immaginari.

E ciò che afferma l'umano è sicuramente più terreno. Quali sono le persone che l'affiancano nei suoi progetti sia lavorativi che non?
Mookie (Carmine Perfetto) è stata l'unica persona che mi ha sempre capito. E' una questione di segnali mia cara. Lui ha sempre ben interpretato ciò che gli chiedevo di fare. Chi mi segue deve scegliere e forse anche rinunciare. Le cose vanno fatte e affrontate nel miglior modo possibile e con studio, ricerca, sangue, sudore e sperma. La vita, mia cara, è una questione di scelta. Di scelte e rinunce. Ho collaborato con la scrittrice Antonia Tosini ed è stato bello. Inizialmente fu scelta un'altra opera poi scartata perchè ritenuta troppo violenta dal suo redattore, rispetto a quella che attualmente c'è sulla copertina del libro. Censura nemica dell'arte.
Poi ci sono le donne, amo le donne, ma non è il caso di scendere in morbose descrizioni di particolari. Infine i miei genitori non hanno mai voluto che facessi altro. Mi hanno sempre incoraggiato.

Edited by mitico.robby - 21/7/2014, 17:00
 
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zughe
view post Posted on 19/12/2013, 09:36     +1   -1




l'ho letto.. WOW!! è fantastico!! impressionante la tecnica e devo dire che è raccontato magistralmente bene! complimenti!
 
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mitico.robby
view post Posted on 4/2/2014, 10:38     +1   -1




Aggiunto
- Episodio #2

Buona lettura !!!
 
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mitico.robby
view post Posted on 23/6/2014, 13:15     +1   -1




Aggiunto
- Desmond #3

Buona lettura :)
 
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3 replies since 18/12/2013, 14:48   292 views
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