[WEBCOMIC] Thrills in the Dark, di Paolo Zandon

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mitico.robby
view post Posted on 26/6/2015, 11:27     +1   -1






http://windigocomics.blogspot.it
www.facebook.com/paolo.zandon


Se Vi siete appena sporcati le mani di sangue, toccando queste pagine virtuali, allora BENVENUTI !!!!!
Ve lo dico col cuore in mano, appena strappato, ovviamente dal torace di un ignaro malcapitato.
E ve lo dice anche NONNO HORRIE, l'affabile nonché verminoso anfitrione, lontano parente del più tristemente famoso Zio Tibia, che in ogni numero, Vi introdurrà ai più indicibile orrori, che possono scaturire da una mente perversa (nella fattispecie, la mia).
Zombi affamati, lupi mannari e maniaci di vario tipo, in situazioni orribilmente particolari.
Ecco chi e cosa Vi si parerà davanti ad ogni voltar di pagina.
Il tutto, naturalmente, condito con ottime spruzzate emoglobiniche.
E' il momento di andare.....
NONNO HORRIE vi aspetta !
Buona, anzi, che dico, cattiva lettura !

( Dall'introduzione del primo numero )



Thrills in the Dark #1


Testi e Disegni:
- Paolo Zandon


Formato:
- Webcomic, 24pp, b/n






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- Web Version



Thrills in the Dark #2


Testi e Disegni:
- Paolo Zandon


Formato:
- Webcomic, 24pp, b/n






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Thrills in the Dark #3


Testi e Disegni:
- Paolo Zandon


Formato:
- Webcomic, 24pp, b/n






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Intervista a Paolo Zandon
( Pubblicata su Kipple Officina Libraria il 24/06/2014 )

Paolo Zandon, classe 1966, lavora come disegnatore tecnico coltivando, parallelamente, la propria passione per il fumetto; scrive, disegna e colora le sue storie, spaziando da un genere all’altro.
Ha partecipato a tre dei concorsi indetti da X-Comics (Coniglio editore) riuscendo a farsi pubblicare tutte e tre le volte sugli albi speciali.
Oltre ai progetti che cura autonomamente, ha lavorato per la Subaqueo Edizioni in qualità di disegnatore e inchiostratore su storie a carattere horror e fantascientifico.
Tra i suoi autori di riferimento, ricorda Frank Miller, Warren Ellis, Grath Ennis, Brian Azzarello, mentre tra i disegnatori Alan Davis, Kelly Jones, Bryan Hitch, Paolo Eleuteri Serpieri, Franco Saudelli, Edoardo Risso.


Ciao Paolo. Sono contento di averti ospite fra le pagine virtuali di Kipple Officina Libraria. Che ne diresti di incominciare presentandoti e illustrandoci qual è stato il tuo percorso artistico?

Ciao a tutti, innanzitutto Vi ringrazio per l'opportunità che mi date con questa intervista. Che Vi posso raccontare? Mi chiamo Paolo Zandon e sono nato in quei di Monza nel lontano '66. Sono praticamente nato e cresciuto divorando fumetti (dieta che seguo tuttora ), da Topolino ai vari Super Eroi, passando per L'Eternauta, Comic Art, Corto Maltese ed i vari albi della Bonelli.
Sin da piccolo sono rimasto affascinato da quel mondo di colori e movimento su carta ed appena sono stato in grado di tenere in mano una matita, ho cominciato a scarabocchiare e da allora non ho piu' smesso. Ricordo che da bambino, mio padre, che era falegname, mi portava dei pannellini di compensato sui quali cercavo di riprodurre i vari personaggi Disney o svariati paesaggi (ricordo vagamente un canale veneziano con gondola, realizzato con pennarelli e matite). Sono autodidatta, non ho frequentato nessuna scuola specifica, se non quella di geometra, che a poco da spartire con l' Arte del fumetto, se non qualche nozione di disegno tecnico e di prospettiva.
Ho sempre scritto, disegnato e colorato le storie che mi venivano in mente, anche se sapevo che la maggior parte sarebbe rimasta nel cassetto. Storie che spaziano dal genere supereroistico, all'erotico, al fantascientifico, all'horror fino al genere piu adatto ai bambini.
Negli ultimi tempi, oltre a portare avanti progetti personali, collaboro con alcuni sceneggiatori, disegnando le loro storie.
Mi piacerebbe poterci vivere con questa mia passione ma, al momento, come ho detto è solo una passione, che in ogni caso, mi aiuta a rendere migliore la mia vita.

Sono stato colpito da due elementi principali dei tuoi disegni. Primo il sapiente uso del nero che da profondità all'immagine. Secondo l'attenzione ai dettagli, qualità questa che a mia opinione fa la differenza fra il dilettante e il vero artista. A parte l'aspetto tecnico, ci sono dei temi particolari che riecheggiano nella tua arte?

Sono molto legato alle tematiche derivanti dall'horror. Mi piace leggere libri e guardare film di questo genere. Di conseguenza le storie che scrivo e disegno, spesso deviano in quella direzione, oppure ne contengono alcuni elementi. Anche quello dell' eroe/eroina solitario/a in lotta contro tutti e tutto è un tema che mi affascina, ancor più se calato in atmosfere particolari.

Quali artisti del fumetto hanno saputo provocare maggiormente la tua immaginazione?

Ce ne sono tantissimi... ne cito alcuni che più mi hanno influenzato ( ho ancora la febbre ), nella speranza di non commettere alcun sacrilegio. Per i disegnatori ci sono Alan Davis, Kelley Jones, Brian Hitch, Bernie Wrightson, David Mack, Eleuteri Serpieri, Franco Saudelli, Milo Manara ed Edoardo Risso.
Invece per quanto riguarda gli sceneggiatori ci sono Alan Moore, Neil Gaiman, Frank Miller, Warren Ellis, Garth hennis, Brian Azzarello.

Quali sono le opere da te realizzate che più ti stanno a cuore e perché?

Sicuramente quelle totalmente mie.
Sono molto legato alle mie storie erotiche brevi (alcune pubblicate qualche anno fa) perché mi vengono di getto ed anche abbastanza bene, ma anche a "Prizz & King", coppia anomala di investigatori in una città popolata da umani ed animali antropomorfi (dei quali potete leggere i primi due numeri sul mio blog). Dimenticavo i miei fumetti horror (sparsi un pò sul web e sempre sul mio blog). Ah! C'è anche "Sound Power" che narra le avventure di due supereroine un po' più che amiche, tenendo presente la lezione di John Byrne con la sua She Hulk.
Ce ne sarebbero tante altre ed alcune di esse sono ancora dentro la mia testa, in attesa di uscire dalla punta della mia matita.

Credi che il fumetto sia sempre stato arte o che lo sia diventato da un determinato momento in avanti?

So bene che il fumetto è stato per tanti anni relegato dai soliti bacchettoni benpensanti, nel ghetto delle letture per ragazzini brufolosi e decerebrati, ma secondo me è sempre stato arte, e del tipo più alto e completo.
Ho sempre pensato che il fumetto, o Arte sequenziale (cosi era definita dal grande Will Eisner), fosse una fusione delle varie branchie artistiche: letteratura, cinema, ovviamente il disegno in tutte le sue declinazioni, ma anche, in alcuni casi, poesia e musica. E continuo a pensarlo. Sinceramente non capirò mai chi considera il fumetto "roba per bambini", nella sua connotazione più negativa.

Cosa pensi della situazione attuale del fumetto in Italia e, considerando l'avvento di nuovi canali mediatici come internet, come vedi il suo futuro?

Penso che in Italia, nell'ambito del fumetto, ci siano molti artisti di gran valore, famosi ma anche no e che, soprattutto per questi ultimi, l'avvento di internet rappresenti una possibilità in più per riuscire a far conoscere il proprio lavoro ad un pubblico esteso. Chiamatemi pure uomo delle caverne, ma personalmente nutro ancora un amore viscerale per la carta: vuoi mettere l'emozione di sfogliare un fumetto "reale", del quale puoi sentire il profumo inebriante di carta stampata, con il freddo scorrere di pagine virtuali su un tablet? Comunque anche un "primitivo" come il sottoscritto si sta abituando a queste diavolerie tecnologiche....

Grazie a te, Paolo, e in bocca al lupo!

Grazie ancora ed un saluto a tutti quelli che leggeranno questi miei sproloqui.
 
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