http://rusty-dogs.blogspot.it
www.facebook.com/rustydogswebcomic
I motivi che fanno di Rusty Dogs uno dei fumetti più sugarpulp tra quelli in circolazione sono tanti, ma mi limiterò ad elencarvene tre.
Il primo è la passione: come ammette candidamente Emiliano Longobardi, l’ideatore di questo progetto, tutto è nato dalla voglia di raccontare storie crime-noir insieme ai suoi disegnatori preferiti. E stiamo parlando di professionisti che lavorano per i più importanti editori italiani ed europei come Lelio Bonaccorso, Claudio Stassi, Werther Dell’Edera e Andrea Del Campo, giusto per fare qualche nome. Rusty Dogs nasce quindi quasi per gioco, è un’idea che si sviluppa in maniera liquida attraverso più mani e più matite.
Il secondo motivo è la rete: Rusty Dogs è un progetto nato online e che ha riscosso da subito un enorme successo proprio per la sua caratteristica di riuscire ad interpretare un genere classico uscendo però dai soliti schemi.
Il terzo è presto detto: Rusty Dogs puzza tremendamente di vita.
Racconti brevi e taglienti che non lasciano spazio a seghe mentali e che hanno il gran pregio di colpire duro in ogni singola tavola. Rusty Dogs si dipana in episodi realizzati di volta in volta da artisti diversi anche se la struttura di fondo resta la stessa: sceneggiature calibrate e di qualità, testi scritti benissimo, un bianco e nero che ti graffia la gola con la sua intensità. I disegnatori coinvolti finora hanno sviluppato con il loro stile le sceneggiature di Emiliano Longobardi, ma questo non impedisce ad ogni singola tavola di inserirsi perfettamente nello schema di fondo: ogni dettaglio di queste storie racconta di sudore, di sangue, di illusioni perdute ma mai dimenticate, di marciapiedi sporchi e deserti, di cinismo metropolitano, di solitudini, di falliti costretti per troppe volte a fare i conti con la vita. Una malinconia di fondo che ogni disegnatore ha saputo interpretare alla grande e che fa pulsare il cuore di questo progetto destinato a far parlare molto di sé. Emiliano Longobardi è riuscito nell’impresa di prendere due semplici parole, Rusty Dogs, e di traformarle in mondo in cui il bianco e nero raschia via ogni illusione.
( Thx to
Sugar Pulp Magazine )
Elenco episodi( Fra parentesi il nome del disegnatore )
01 -
Next door to paradise ( Andrea Del Campo )
02 -
Prima che Dio fosse amore ( Werther Dell’Edera )
03 -
Revolving rules ( Claudio Stassi )
04 -
Il perché delle cose ( Michele Duch )
05 -
La paura del buio ( Lelio Bonaccorso )
06 -
Rusty bay ( Giuliano Giunta )
07 -
Winter interior ( Michele Benevento )
08 -
Saya no uchi de katsu ( Riccardo Torti )
09 -
Subjective values ( Joachim Tilloca )
10 -
Dogs years ( Alberto Massaggia )
11 -
Fango intorno ( Andrea Gadaldi )
12 -
Legàmi ( Francesco Mortarino )
13 -
Fine pioggia ( Antonio Lucchi )
14 -
Bullets in the wall ( Luca Claretti )
15 -
Chloe è morta ( Antonio Sarchione )
16 -
Three dogs at night ( Guido Nieddu )
17 -
Sarò i tuoi vermi ( Giacomo Bevilacqua )
18 -
Qualcosa per te ( Lorenzo Palloni )
19 -
Inugami ( Massimo Dall'Oglio )
20 -
MacGuffin ( Simone Guglielmini )
21 -
La giusta distanza ( Marco Soldi )
22 -
Jazz & legs ( Jacopo Vecchio )
23 -
Used cars ( Davide Pascutti )
24 -
Going away ( Andrea Rossetto )
25 -
Shoot the freak ( Pier Gallo )
26 -
Slide lock ( Paolo Armitano )
27 -
La guerra dentro ( Giuseppe Marinello )
28 -
Le strade del regno ( Armando Rossi )
29 -
Plinc! ( Michele Petrucci )
30 -
Somma zero ( Rossano Piccioni )
31 -
Eggs and sauces ( Davide Garota )
32 -
L'abbaiare dei cani ( Fabrizio des Dorides )
33 -
Lilli e vagabondo ( Elisabetta Barletta )
34 -
Il male che ci tenevamo ( Pasquale Frisenda )
35 -
Un padre resta ( Maurizio Ribichini )
36 -
Ora dimmelo ( Raul Cestaro )
37 -
Courtesy, Professionalism, Respect ( Emanuele Gizzi )
38 -
Benvenuto a casa ( Giulio Giordano )
39 -
Come riflesso ( Daniele Serra )
40 -
Speech is silver, silence is golden ( Walter Venturi )
41 -
Ciò che si lascia ( Fabio Detullio )
42 -
Bank owned ( Cristiano Spadoni )
Intervista ad Emiliano Longobardi( Pubblicata su
Comics Breed )
Intanto vogliamo dire ai lettori chi è Emiliano Longobardi e raccontare le cause del suo avvicinamento alla sceneggiatura?Ho quasi quarant’anni e faccio il libraio. Ho imparato a leggere sui fumetti e il desiderio di “farli” è arrivato presto, ero alle medie, grazie a un amico, al campeggio. Poi la cosa s’è infilata sotto la brace e con un po’ di amici per tanti anni mi sono prevalentemente occupato di critica e informazione fumettistica (nei primi ’90 con una fanzine cartacea, alla fine del decennio e scavallandolo di un lustro con Rorschach prima e con Comics Code poi). Nel frattempo – nel corso degli anni – è sempre rimasta la voglia e l’urgenza di esprimermi a fumetti e da circa 5 anni mi sto dedicando esclusivamente a questo. Dopo un po’ di storie brevi pubblicate qua e là, da circa due anni pubblico online “Rusty Dogs”, serie a fumetti composta da storie brevi scritte tutte da me e disegnate da più di quaranta fra i più bravi disegnatori italiani.
Parliamo proprio di Rusty Dogs, forse la tua opera più conosciuta. Come mai, dopo varie storie pubblicate con diversi editori, hai scelto di pubblicare questo tuo nuovo lavoro esclusivamente sul web?Essenzialmente per tre motivi: perché – con grande presunzione, lo ammetto – volevo avere il controllo assoluto di tutto, perché avevo urgenza di vederlo concretizzarsi e perché – essendo un progetto concepito come seriale e composto da storie brevi di differente lunghezza – difficilmente sarebbe stato collocabile sul cartaceo, non esistendo praticamente più riviste antologiche.
Hai toccato un tasto dolente : il fumetto in Italia. Qual è la tua opinione in merito, vedremo prendere piede e acquisire importanza alle vignette nostrane, soprattutto quelle degli emergenti, oppure ritieni che il nostro paese non si aprirà mai del tutto al fumetto?L’Italia è fra i Paesi in cui si pubblicano più fumetti. La produzione interna non è probabilmente proporzionata – dal punto di vista quantitativo – a quella d’importazione, ma sono convinto che gli autori meritevoli prima o poi trovino modi e opportunità di emergere e mostrare il proprio valore. Il fumetto italiano sta vivendo un momento di transizione piuttosto delicato: edicole e fumetterie sono in estrema sofferenza, le librerie di varia non sembrano ancora pronte ad accogliere il fumetto in settori diversi dai libri per bambini, anche se l’onda lunga degli allegati fumettistici ai grossi quotidiani e periodici (oltre al grande interesse del cinema) sta piano piano aiutando a suscitare maggiore interesse e curiosità da parte dei “civili”.
Certo, la mossa che si sono inventati gli editori di cambiare il nome del fumetto in ‘graphic novel’ è a mio avviso una delle più controproducenti operazioni di smantellamento culturale, e uno dei più momumentali esempi di soggezione psicologica cui abbia mai assistito e che – ne sono convintissimo – generano quasi esclusivamente confusione, quando non addirittura esseri mitologici mostruosi (una volta un cliente mi ha chiesto se avessi la graphic novel di Halo…).
Non sono ferrato in materia, ma immagino che – oltre al web – anche il digitale possa offrire una grande opportunità di visibilità, se non anche di introito per Autori ed Editori.
Chiudiamo la parentesi e torniamo a Rusty Dogs. L’opera ha visto coinvolti molti disegnatori di spessore, da Alex Massacci a Werther Dell’Edera solo per citarne due. Che cosa ha convinto tanti talentuosi fumettisti a sposare il tuo progetto?La bontà dell’idea li ha convinti a partecipare, la stima/amicizia li ha convinti a partecipare gratuitamente. Rusty Dogs è un progetto amatoriale, dato che non ha un editore alle spalle, e per me sarebbe stato impossibile corrispondere il giusto compenso a ogni disegnatore. Il mio impegno è quello, innanzitutto, di scrivere per ognuno di loro una storia che li soddisfi al meglio, e poi di fare in modo che Rusty Dogs abbia la giusta/massima visibilità e – in futuro anche – il giusto rientro economico. A prescindere da tutto, e ci tengo a ribadirlo anche in quest’occasione, la mia gratitudine nei loro confronti è enorme, perché senza di loro Rusty Dogs non sarebbe mai esistito.
Toglici una curiosità : Rusty Dogs rimarrà sempre e solo sul web o prossimamente potremo leggerlo su carta?In questo momento sto solo pensando a proseguirlo e terminarlo. Mi porrò/ci porremo il problema quando il lavoro sarà ancora più corposo, ora è ancora troppo presto.
Che cosa ti senti di consigliare a tutti gli aspiranti sceneggiatori?Cosa intendi per aspiranti sceneggiatori? Se intendi persone che ambiscono a rendere quella dello sceneggiatore una professione, sono la persona meno indicata per dare consigli, faccio il libraio! Se invece intendi persone che vogliono in senso lato cimentarsi nella sceneggiatura, non ho alle spalle un monte-tavole così consistente da sentirmi in grado di dare consigli. Anzi, diciamo che sono uno di quegli sceneggiatori che – ancora – i consigli è meglio che li riceva.
Però, pur non essendo uno sceneggiatore di professione, sei autore di un’opera molto seguita sul web.A prescindere dall’età, dall’esperienza più o meno ampia, mi sento ancora nella condizione di chiederli i consigli, piuttosto che darli.
Edited by mitico.robby - 17/9/2015, 12:05
La barbetta è la stessa!!!